INTERVENTI SISMICI SU EDIFICI ESISTENTI


Alcune considerazioni…

EDIFICI PRODUTTIVI ESISTENTI

Alla luce del D.Lgs. n.81/2008 e s.m.i. tutti gli edifici in zona sismica che si configurano come “ambienti di lavoro” devono essere sottoposti a valutazione del rischio sismico.

Ai sensi della L.122/2012 per tutti gli edifici posti nel “cratere sismico” il concetto esposto in precedenza è stato maggiormente esplicitato quale obbligo a carico del datore di lavoro, che in qualità di responsabile della sicurezza ha l’onere della valutazione di tutti i rischi, in primo luogo quello sismico dell’edificio, tenendo conto anche degli elementi secondari e delle scaffalature.


 

EDIFICI SOGGETTI A GRANDE AFFOLLAMENTO E EDIFICI STRATEGICI

Per queste tipologie di edifici, sia che si configurino come “produttivi” oppure no, il Legislatore da diversi anni ha posto l’attenzione sul problema della sicurezza sismica (vedi O.P.C.M. 3274/2003 e s.m.i.). Rientrano in queste tipologie a maggior rischio:

  • tutti i locali di pubblico spettacolo
  • supermercati
  • palestre e palazzetti dello sport
  • scuole di ogni ordine e grado
  • municipi
  • ospedali
  • opere infrastrutturali strategiche

Per tali tipologie di edifici il Legislatore già dal lontano 2003 aveva previsto l’obbligo di valutare la sicurezza ai fini di una conoscenza del reale rischio sismico legato all’utilizzo di tali strutture. Questi obblighi, più volte rimandati e prorogati negli anni, non trovano oggi più alcuna giustificazione nell’essere disattesi.


 

EDIFICI STORICI

Per queste tipologie di edifici, essendovi i vincoli della tutela, la norma consente deroghe ai livelli di sicurezza.

Tuttavia quando la sicurezza dell’immobile risulta incompatibile con l’uso non resta che delocalizzare l’attività.


 

TECNICHE ADOTTABILI DI RINFORZO / MIGLIORAMENTO

Per tutti gli edifici per i quali non è pensabile la demolizione risulta indispensabile provvedere al rinforzo.

Le tecniche oggi disponibili sono molteplici:

  • interventi che mirano ad elevare la resistenza alle azioni tramite:
    – rinforzo delle strutture esistenti
    – rinforzo tramite aggiunta di strutture esterne
  • interventi che mirano a ridurre l’azione sollecitante in ingresso tramite isolamento alla base
  • interventi che mirano a ridurre l’effetto delle azioni sulle strutture tramite smorzamento o dissipazione:
    – aumento della capacità smorzante tramite appositi dispositivi
    – aumento della capacità dissipativa tramite modifica del comportamento delle sezioni critiche