Sistemi con dissipazione

L’utilizzo di dispositivi nelle strutture, sia nuove che esistenti, consente di incrementare fortemente le capacità dissipative e, contemporaneamente, preservare dai danneggiamenti le strutture stesse.

Fra i più utilizzati si hanno:

• I dispositivi a comportamento isteretico, di varia forma e tipologia; in questi la dissipazione avviene tramite cicli di isteresi dei materiali di cui sono fatti, la quale è funzione dello spostamento relativo fra gli estremi. I più usati sono i BRAD (per le strutture più rigide) e i Link a falce di luna o i Link a piolo (per quelle più deformabili.
• I dispositivi a comportamento viscoso, chiamati DAMPER: in questi la dissipazione è funzione della velocità relativa fra gli estremi; essi possono consentire spostamenti in un range molto ampio.

 

Esiste poi una tipologia strutturale, chiamata a “controventi eccentrici”, in cui la dissipazione si concentra su tronchetti di struttura predestinati al danneggiamento. Non si tratta, in questo caso, di dispositivi veri e propri, per cui non necessitano di particolari prove di accettazione o marchiature; tuttavia la funzione è la stessa di un dispositivo isteretico.

Per i dispositivi, usualmente, il dimensionamento viene fatto con l’utilizzo di time history non lineari.

Per i soli dispositivi isteretici, sotto certe condizioni di regolarità strutturale, una volta noto il comportamento del dispositivo è possibile verificare la struttura  anche tramite curve di capacità e verifiche pushover, quindi verifiche pseudo-statiche. Ovviamente il dispositivo deve essere studiato con analisi NL e poi sottoposto a prove su campioni.

L’utilizzo dei dispositivi consente normalmente di raggiungere livelli prestazionali molto alti; per certe strutture, come quelle prefabbricate in CA (nuove o esistenti) i dispositivi in molti casi producono notevoli risparmi di costi, consentendo anche di ridurre le sezioni dei pilastri in CA.